Via Francigena del Sud

Via Francigena del Sud

Un viaggio nell'antica via dei pellegrini

Consiglio Latinamipiace
Dormire nei B&B pontini

 

 Stagione Ideale
Primavera

Tipo di attrazioni
Architettoniche e Naturali

Distanza
Circa 140 Km 

La Via Francigena rappresentò e rappresenta una delle grandi strade della fede. Tra il primo e il secondo millennio infatti, la pratica del pellegrinaggio assunse un’importanza sempre maggiore. I luoghi santi della Cristianità erano Gerusalemme, Santiago de Compostela e Roma.

I pellegrini d'europa percorrevano la Francigena per dirigersi a Roma per poi proseguire lungo la Via Appia verso il porto di Brindisi ed imbarcarsi verso la Terrasanta. Mentre i pellegrini italiani la percorrevano per raggiungere Santiago di Compostela.

La Francigena aiutò durante il Medioevo ad aumentare i traffici commerciali nel nostro paese, tanto che si svilupparono numerosi tracciati alternativi alla Via Francigena che però portarono a frazionarla in numerosi itinerari.

L'origine del suo nome, probabilmente è da ricondurre dal termine Terra dei Franchi in quanto i pellegrini che la percorrevano in età post carolingia provenivano soprattutto dal nord Europa .

Nel tratto che da Roma porta a Brindisi si divide in due direttrici principali la prenestina che da Roma va verso Frosinone e la Direttrice della Via Appia che passa per la provincia di Latina.

Via Francigena del Sud provincia di Latina

Nella provincia di Latina passa una parte della Via Francigena del Sud, che dalle tombe di San Pietro e di San Paolo,conduce i pellegrini in Puglia.

Entra nella provincia pontina nella frazione di Giulianello, per terminare nel comune di Minturno, ed è costituita da 6 grandi tappe :

 

Mappa-Via-Francigena-del-Sud-tappe-in-Provincia-di-Latina

Tappa 1 (Cori - Sezze) 30km

 

Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta della via Francigena del Sud nella provincia di Latina, partendo dalla frazione di Giulianello ed il suo lago di origine vulcanica come i vicini laghi dei Colli Albani. Misura circa un chilometro e mezzo di perimetro, profondo poco più di 10 metri e le sue acque sono alimentate principalmente da sorgenti sotterranee.

Continuiamo passando ai piedi del borgo di Rocca Massima il più alto tra i comuni della provincia di Latina e con uno dei cieli più belli d'Italia. Una città di fondazione medioevale il cui fascino si ritrova nelle case popolane, nelle chiese e nella natura che lo circonda.

Proseguiamo verso Cori un piccolo borgo collinare alle spalle dei monti Lepini ed uno dei più antichi e caratteristici comuni della provincia di Latina. L'attuale città è ciò che rimane dell'antica Cora che lega le sue vicende storiche ai Prisci Latini, una delle più antiche federazioni latine.

Il centro storico di Cori può essere diviso in due passeggiate Cori Monte e Cori Valle ognuna dal fascino unico che vi farà apprezzare al meglio tutti i segreti del piccolo comune.

Una delle attrazioni imperdibili di Cori è la Cappella SS. Annunziata, fondata nel 1420 per volontà del Cardinale Fernando de Frias, è situata a poche centinaia di metri dal centro storico di Cori valle. L’oratorio è riconosciuto come monumento nazionale.

Lasciando Cori il nostro prossimo stop è Norma un piccolo borgo da cui si può osservare l’ampio panorama che spazia dalla Pianura Pontina, passando per il litorale e le isole pontine. Da non perdere il museo civico archeologico "A.G. Saggi" istituito per favorire la comprensione e la visita dell'antica città di Norba con il suo poderoso circuito di mura ("Ciclopiche") in opera poligonale. Non può mancare poi una passeggiata al museo della cioccolata "Antica Norba", per ricaricare un po di energie e continuare la camminata.

A pochi chilometri da Norma, immancabile è la visita al Giardino di Ninfa una meraviglia naturale classificata dal New York Times, tra i più belli e romantici giardini del mondo. Il nome Ninfa ha origine da un piccolo tempio all’interno del giardino dedicato alle Ninfe Naiadi di epoca romana,divinità delle acque sorgive.

Lasciando il Giardino di Ninfa ci dirigiamo verso l’Abbazia di Valvisciolo, uno dei primissimi esempi di gotico-cistercense in Italia, insieme a Fossanova e Casamari.

Proseguiamo la camminata lungo la via Francigena del Sud verso Sermoneta uno dei borghi medievali più caratteristici,affascinanti e amati della provincia di Latina. Un borgo circondato da mura, colli d’ulivi e dominato da un imponente castello tra i più importanti e meglio conservati del Lazio. Dal 2017 inoltre Sermoneta e tra le “100 Mete d’Italia” una delle 100 mete italiane da visitare e non perdere.

Da Sermoneta è possibile fare una piccola deviazione e visitare Bassiano, un gioiello immerso tra i monti Lepini ed a ridosso del monte Semprevisa uno dei più alti monti nella provincia di Latina, le origini  di questo borgo sono ancora oggi un mistero. Il centro storico del borgo medievale ha una caratteristica struttura a spirale ed è circondato da mura e "case torri". A pochi chilometri dal centro città in una piccola strada, chiamata via della Croce, troviamo immerso in una vallata il Santuario del Crocifisso e la Grotta di Selvascura chiamata anche Grotta dei templari, assolutamente da non perdere.

Terminiamo la prima tappa con il borgo di Sezze luogo di soggiorno di molti papi come Gregorio VII nel 1073 e Pasquale II nel 1116. L’antico nome Setia risale etimologicamente a Setis, ovvero le setole del leone Nemeo, di cui Ercole si gloriava. Assolutamente da non perdere i piatti e prodotti tipici delle taverne e ristoranti, tra i più apprezzati della provincia.

Sicuramente da visitare il Riparo Roberto e la grotta Jolanda due grotte, al cui interno sono stati scoperti nel 1953 oggetti e disegni risalenti alla preistoria. In particolare nel Riparo Roberto sono stati rinvenuti dei disegni a carboncino di epoca preistorica,  di almeno quindici categorie di rappresentazioni tra cui figure di cervi, alcune figure antropomorfe,alberi ed  inoltre è accertata la presenza di una scena di caccia al lupo o alla volpe.

Scarica qui il tracciato GPS della Tappa Cori -Sezze della via Francigena

 

 

Attrazioni Principali Tappa 1

  1. Monumento naturale Parco di Giulianello
  2. Cappella SS. Annunziata a Cori
  3. Giardino di Ninfa
  4. Parco Archeologico antica Norba
  5. Museo della cioccolata "Antica Norba"
  6. Abbazzia di Valvisciolo
  7. Castello Caetani a Sermoneta
  8. Santuario del Crocifisso a Bassiano
  9. Riparo Roberto e Grotta Jolanda a Sezze

Tappa 2 (Sezze - Abbazia di Fossanova) 20Km

Continuiamo il nostro viaggio con la seconda tappa alla scoperta della via Francigena del Sud nella provincia di Latina, lasciando la città di Sezze ci dirigiamo verso Priverno uno tra i più bei borghi della Provincia di Latina. Le sui origini derivano da un antico insediamento dei volsci (Privernum) divenuto poi una colonia romana che si trovava in pianura, a Mezzagosto, nel cuore della fertile vallata dell’Amaseno.

Solo nel medievo intorno al XIII secolo fu poco a poco riplasmata e rimodellata fino a trasformarsi in un nuovo abitato che si chiamò Piperno fino al 1928, quando divenne Priverno. Da non perdere la chiesa di Santa Maria Annunziata, in cui sono conservate le reliquie di San Tommaso d’Aquino.

Lasciamo Priverno in direzione del borgo di Fossanova fino ad arrivare al Parco di San Martino che ospita un suggestivo castello cinquecentesco immerso in un parco tra sugherete e lecceti. Da qui costeggiando il fiume Amaseno arriviamo nel complesso monastico cistercense tra i più belli d’Italia e nominato come eccellenza del patrimonio architettonico, storico e artistico della regione, parliamo del borgo di Fossanova.

I visitatori vengono catapultati nel Medioevo grazie alla chiesa abbaziale ed il suo chiostro, il museo medioevale e gli antichi edifici che le fanno da contorno, ristrutturati con rispetto e in chiave moderna, ospitano strutture ricettive: abitazioni, ristoranti, bar, botteghe e un piccolo albergo che offrono momenti di ristoro e relax.

Qui potete trovare la traccia GPS della tappa Sezze - Abbazia di Fossanova


Attrazioni Principali Tappa 2

  1. Area archeologica Antica Privernum
  2. Museo Archeologico di Priverno
  3. Castello San Marino
  4. Abbazia e borgo di Fossanova

Tappa 3 (Abbazia di Fossanova - Terracina) 20Km

 

La nostra terza tappa alla scoperta della via Francigena del Sud nella provincia di Latina ci porta da Fossanova alla città di Terracina. Situata nel centro sud della provincia di Latina, e caratterizzata da edifici di diverse epoche che convivono con i più moderni l’uno accanto all’altro, e fanno di Terracina una delle città più affascinanti della provincia. Di origine antichissima  il suo originario nome era  Anxur, nome volsco come si evince da antichi scrittori e nome di Giove fanciullo (Iupiter Anxur o Anxurus), la divinità protettrice della città, venerata sul monte che domina la città.

Da non perdere il centro storico, il tempio di Giove che domina la città e le spiagge che si estendono per alcuni chilometri a nord fino al promontorio di San Felice Circeo e a sud fino a Fondi.

Qui trovate la traccia GPS della tappa Abbazia di Fossanova - Terracina

In alternativa al percorso ufficiale è possibile poter deviare leggermente il cammino e visitare il Monumento Naturale di Campo Soriano uno degli altipiani carsici  più importanti in Italia e dallo straordinario fascino e bellezza.


Attrazioni Principali Tappa 3

  1. Monumento Naturale Campo Soriano
  2. Tempio Di Anxur
  3. Foro Emiliano

Tappa 4 (Terracina - Fondi) 20Km

 

Continuiamo il nostro viaggio sulla via Francigena con la quarta tappa, lasciamo alle spalle Terracina e ci dirigiamo verso Fondi.

Lungo questo tratto si incontra la Torre dell’Epitaffio, il simbolo antico del tratto di confine tra il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio. La Torre è collegata, con un arco a tutto sesto, al muro di cinta che sale per un tratto lungo Monte San Biagio. Piccola curiosità sull’arco è ancora presente l’incisione “Stato Pontificio”.

Altra attrazione da non perdere è il Lago di Fondi uno dei più grandi della provincia di Latina ed alimentato da fonti di acqua dolce. Una valida alternativa alla spiaggia ed una scusa per conoscere meglio il territorio. Il lago può essere percorso in vari punti grazie ai suoi sentieri e sicuramente è una delle cose da fare per chi soggiorna o passeggia verso il borgo di Monte San Biagio.

Monte San Biagio, è costituito da circa 6.000 abitanti, il suo centro storico conserva le caratteristiche urbane medioevali e a darvi il benvenuto saranno le tre porte San Rocco, San Vito e Portone o Porta del Castello. Le origini del paese si fanno risalire all'età medioevale quando si iniziarono a costruire le prime case, intorno al castello roccaforte. Quest'ultimo fu costruito su ruderi romani che si possono tuttora osservare incorporati nella base del castello a pochi metri dal Portone.

Visitato il borgo di Monte San Biagio ci dirigiamo verso Fondi. Prima di arrivare in città però consigliamo la visita al monastero di San Magno che sorge nella valle cosiddetta dei “Martiri cristiani”. Nel III sec. infatti l’imperatore Decio autorizzò una terribile persecuzione ai danni dei cristiani, nella quale trovarono la morte anche i Santi Magno e Paterno. Il luogo del martirio fu presto oggetto di venerazione tanto che S. Onorato, abate benedettino, nei primi decenni del VI secolo costituì in quel luogo una vera e propria comunità dedita alla preghiera e al lavoro.

Il complesso monastico è costituito dalla chiesa, una curtis (azienda agricola), il chiostro, il dormitorio e la mensa per i monaci. Nel 1798  i francesi demolirono alcuni locali del convento dopo averlo saccheggiato e lo lasciarono in balia degli “sciacalli”.

Arriviamo finalmente a Fondi, uno dei comuni principali della Provincia di Latina circondata dai monti Ausoni è caratterizzato da edifici risalenti all'epoca romana e medievale. Città nata secondo la leggenda grazie all’eroe Ercole; subì l’influenza Etrusca nel V secolo e divenne scalo commerciale per i greci. Ottenne la piena cittadinanza romana nel 188 a.C.;fu ridotta più volte in miseria a causa delle invasioni barbariche e dagli assalti Saraceni, solo a partire dal 1300 Fondi raggiunse la stabilità e il suo massimo splendore grazie alla signoria Caetani.

Qui puoi scaricare il tracciato GPS della tappa Terracina - Fondi.


Attrazioni Principali Tappa 3

  • Lago di Fondi
  • Monastero San Magno
  • Castello di Fondi

Variante Sonnino (Abbazia di Fossanova - Fondi) 33Km

 

Dall'Abbazia di Fossanova invece che proseguire per Terracina è possibile in alternativa seguire una variante che ci porta fino al borgo di Monte San Biagio.

Attraverso questa variante si attraversa il borgo di Sonnino il cui centro storico conserva le caratteristiche urbane medioevali. E' costituito da vicoli che si alternano quasi come in un labirinto inestricabile, case addossate ai resti delle antiche mura medioevali e cinque porte d’accesso. Infine a dominare il borgo, vi è una torre di quattro piani parte dell'antico castello.

Lasciando Sonnino in direzione Monte San Biagio tappa obbligatoria è sicuramente la Sughereta San Vito che si estende su una superficie di circa 300 ettari ed è una delle sugherete più estese d'Italia, dopo quelle della Gallura in Sardegna, ed è caratterizzata da un fitto bosco ad alberi ad alto arbusto e con vari esemplari secolari.

Da qui si procederà in direzione Fondi come per la tappa 4.

Tracciato GPS variante Abbazia di Fossanova a Fondi


Attrazioni Principali Tappa 3

  • Sughereta San Vito

Tappa 5 (Fondi - Formia) 31Km

 

Ci lasciamo alle spalle Fondi in direzione Formia per la nostra penultima tappa sulla via Francigena.

In questa tappa, in direzione del borgo medievale di Itri, possiamo trovare un tratto originale delle strada più famose al mondo la Via Appia Antica lungo 3 chilometri e ben conservati tra basoli antichi e marciapiedi romani, il percorso è immerso in una gola naturale che costeggia la strada moderna.La via Appia come detto  conserva per lunghi tratti il lastricato di basalto, rinnovato dall’imperatore Caracalla nel 216 d.C.

Da questo tratto si arriva ad Itri borgo che si sviluppò principalmente intorno al decimo ed undicesimo secolo quando venne eretto il castello. Piccola curiosità nel paesino di Itri nacque Michele Pezza detto frà Diavolo, brigante italiano vissuto tra la fine del 1700 ed inizi del 1800 famoso per aver partecipato ad alcuni movimenti controrivoluzionari.

Prima di lasciare Itri consigliamo di visitare il Santuario della Madonna della Civita dedicato alla patrona,che si trova sopra il borgo medievale, sul Monte Fusco. E' un importante santuario per la venerazione del ritratto della Madonna Odigitria. Si racconta che per un evento miracoloso il ritratto bizantino,fu ritrovato su un leccio sul monte Fusco e da allora è meta dei pellegrinaggi.

Seguiamo il nostro itinerario fermandoci in una delle repubbliche marinare d'Italia la città di Gaeta una delle più amate del Lazio. Di origini antichissime sicuramente è una delle bellezze della via Francigena  da non perdere nella provincia di Latina. Con il suo borgo medievale, le sue spiagge tra le più belle del Lazio, il suo castello e l’imperdibile Santuario della Montagna spaccata.

Terminiamo la quinta tappa nella città di Formia. Le sue origini sono antichissime, fu infatti fondata dal popolo dei Laconi. I romani la chiamavano “Formiae” dal termine “Hormia”, “eccellente approdo” grazie appunto alla sicurezza del porto. La leggenda racconta che qui approdarono le imbarcazioni di Ulisse ma che solo una riuscì a salvarsi dai Lestrigoni, antichi giganti cannibali. L'attuale città è frutto dell'unione (durante l'unità d'Italia) di tre centri minori  quello di Maranola, Mola e Castellone.

Formia è definita “città di Cicerone”, poiché l’oratore nativo di Arpino vi trascorse lunghi periodi della sua vita fino a trovare la morte nelle acque formiane per mezzo dei sicari di Antonio.

Da non perdere il Cisternone romano una magnifica opera idraulica realizzata durante l’età imperiale romana è la più grande cisterna romana visitabile (dopo quella di Istanbul).


Attrazioni Principali Tappa 3

  • Appia Antica
  • Santuario della Madonna della Civita
  • Castello di Itri
  • Santuario della Montagna spaccata
  • Tomba di Cicerone
  • Area Archeologico Caposele
  • Cisternone romano

Tappa 6 (Formia - Minturno) 20Km

 

Terminiamo il nostro viaggio sulla via Francigena con la tappa che da Formia ci porta a Minturno.

Lasciata la città di Formia, attraversiamo la frazione di Gianola. Sulla sommità del suo monte sono collocati i resti archeologici della villa del generale romano Mamurra, risalenti al I sec. a.C. tra cui un’aula ottagona, ambienti termali che costeggiano il mare e due grandi cisterne per la raccolta dell’acqua.

Le terrazze, con lunghi portici e digradanti verso il mare, erano collegate da scale di cui una coperta detta “Grotta della Janara”, ovvero “strega”.

Da qui ci dirigiamo verso Scauri, dove resti di una villa marittima romana e di una torre medievale rendono il paesaggio particolarmente suggestivo.

Nel sito in questione, denominato “antica Pyrae”, era collocato un nucleo abitativo di cui restano tratti di mura poligonali databili tra il IV e il III sec. a. C. Nel II sec. a.C., sulle mura venne edificata una villa marittima che, nei secoli successivi, fu ampliata con ambienti di lusso, una pars fructuaria, e un porticciolo.

Ancora incerta appare l’attribuzione della villa al console Marco Emilio Scauro, ma ciò di cui si può essere certi è la quiete e la pace che si provano visitando i resti della villa e la medievale “Torre dei Mulini”.

Proseguiamo la nostra tappa lungo il tratto di costa che collega Scauri e Minturno fino ad arrivare nei pressi della foce del Garigliano e lasciare la provincia di Latina. In questo tratto sicuramente da non perdere è l'area archeologica di Minturnae ed il Ponte Real Ferdinando sul Garigliano

Da visitare inoltre il bellissimo e caratteristico borgo di Minturno formato da piccoli vicoli,porticati, resti di costruzioni romane e chiese in cui immergersi e perdersi. La città ha origini romane veniva infatti chiamata Minturnae, ed ancora oggi si possono apprezzare i resti di questa antica città.

Tra le cose da vedere nel centro storico sicuramente bisogna menzionare le antiche mura che circondano l'antico borgo , la chiesa di San Francesco  costruita dai Caetani intorno al 1363 e contenente un affresco della Madonna delle Grazie protettrice della città di Minturno.

La chiesa della Madonna della Libera  e la chiesa di Chiesa di S. Pietro  cattedrale della città tra le più caratteristiche della città e  conserva un pergamo (ambone) tra i più belli d'Italia.

Qui trovate le traccie GPS della tappa Formia - Minturno


Attrazioni Principali Tappa 3

  1. Area Protetta Gianola e Monte di Scauri
  2. Area archeologica Minturnae
  3. Ponte Real Ferdinando sul Garigliano